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AL VIA LA SECONDA FASE DI ATTUAZIONE DEI PIF (MICROFILIERA)

AL VIA LA SECONDA FASE DI ATTUAZIONE DEI PIF (MICROFILIERA) 

La regione Abruzzo ha pubblicato il bando relativo alla SOTTOMISURA 16.4 – “Sostegno alla cooperazione per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali” TIPOLOGIA DI INTERVENTO 16.4.1 – “Sostegno alla cooperazione per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e di mercati locali e sostegno ad attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali.”

 Gli accordi devono prevedere che l’integrazione dei produttori primari all’interno della filiera corta sia realizzata anche con investimenti a valere sulle sotto-misure 4.1, 4.2 e 4.4 (quest’ultima per la sola micro filiera della selvaggina), finalizzati alla produzione, trasformazione, commercializzazione dei prodotti.

 Il presente Avviso pubblico realizza la SECONDA FASE di attuazione dei Progetti Integrati di Filiera – PIF (Micro filiera) individuati, nella strategia del PSR Abruzzo 2014/2020

Le risorse assegnate al presente Avviso ammontano a € 1.000.000.

Massimali di intervento

Ciascun progetto di cooperazione nell’ambito della sotto-misura 16.4, tipologia di intervento 16.4.1, potrà disporre, pena l’esclusione, di un budget massimo come di seguito indicato:

  • progetti di cooperazione relativi alla creazione e sviluppo di soli mercati locali € 80.000
  • progetti di cooperazione relativi alla creazione e sviluppo di sole filiere corte € 100.000
  • progetti di cooperazione relativi alla creazione e sviluppo di filiere corte e mercati locali € 120.000

 Intensità dell’aiuto

 L’intensità dell’aiuto per il progetto di cooperazione è pari al 100% della spesa ammissibile.

 Filiere interessate

Cerealicola e/o proteoleaginose (es. cereali minori, leguminose, ecc.) – bovina (carne e derivati e/o prodotti lattiero caseari) – ovi-caprina (carne e derivati e/o prodotti lattiero caseari) – altre filiere zootecniche (bufalina, suinicola, avicunicola, equina, ecc…) – selvaggina limitatamente alla specie sus scrofa linnaeus (cinghiale) – apistica – ortofrutticola – castanicola, piccoli frutti , funghi, zafferano – vitivinicola – olivicola-olearia – colture industriali (incluse colture da fibra, aromatiche – officinali) – florovivaistica.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari sono i Partenariati formalmente costituiti tra i soggetti e nelle forme indicati nell’art. 2. Il sostegno è concesso al soggetto individuato come promotore/Capofila che presenta la domanda di sostegno e di pagamento con i relativi allegati.

Al presente Avviso possono partecipare sia i Partenariati che hanno preso parte con esito positivo alla selezione relativa alla PRIMA FASE di attuazione dei PIF di Microfiliera (vedasi elenco di cui all’Allegato A della Determinazione dirigenziale n. DPD019/48 del 26/03/2018), sia quelli di nuova costituzione.

Il partenariato di micro filiera deve essere composto da almeno tre partecipanti diretti. Almeno i due terzi dei membri della compagine, in qualsiasi forma costituita, devono essere produttori agricoli

Il soggetto promotore e tutti gli altri soggetti facenti parte del Partenariato, alla data di presentazione della domanda di sostegno per il presente avviso, devono aver sottoscritto:

– l’Atto costitutivo;

– un “Accordo/Contratto di filiera”, redatto in conformità allo schema tipo di cui all’Allegato A) dell’avviso.

Interventi ammissibili

La sotto-misura 16.4, tipologia di intervento 16.4.1, si attua attraverso due tipologie di azioni principali:

  1. azioni di cooperazione per lo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali, quali:
  2. a) attività finalizzate a favorire l’aggregazione, la programmazione, l’integrazione dell’offerta all’interno delle filiere;
  3. b) attività finalizzate ad avvicinare i produttori di base ai consumatori finali;
  4. c) attività finalizzate a realizzare sbocchi distributivi diretti, riducendo o eliminando gli intermediari a valle della filiera;
  5. d) attività finalizzate a realizzare sbocchi distributivi locali (ad esempio mense scolastiche, aziendali e delle PA, ristorazione locale, mercati cittadini, ecc.);
  6. e) attività finalizzate a razionalizzare, rafforzare o diversificare la fase di commercializzazione.
  1. azioni di promozione delle filiere corte e/o dei mercati locali, quali:
  2. a) attività di pubbliche relazioni, informazione e promozione dei sistemi di distribuzione a filiera corta e dei mercati locali atte a rafforzare il rapporto tra produttori e consumatori, attraverso la diffusione della conoscenza dei processi produttivi e delle tecniche agricole con attenzione ai temi della protezione dell’ambiente e del paesaggio, nonch delle proprietà ualitative nutrizionali e organolettiche degli alimenti, le proprietà salutistiche, l’aspetto storico culturale e la stagionalità;
  3. b) organizzazione e partecipazione a manifestazioni, esposizioni, rassegne ed eventi di importanza locale.

Presentazione delle domande

Domande entro il 20 novembre 2018.

Percorso per le Banche 

Premesso che la gestione di un finanziamento integrativo alle agevolazioni previste per il bando PIF comporta una specifica attività di approfondimento sul Progetto di Filiera, sui progetti delle singole aziende aderenti e in modo particolare sulle misure attivate e richieste (ognuna delle quali prevede specifiche disposizioni ai fini dell’ottenimento dell’agevolazione e di eventuali anticipi), la BCC può accompagnare questo percorso con attenzione e disponibilità verso le aziende e i loro consulenti, assicurandosi di sottolineare il valore aggiunto che il Credito Cooperativo può mettere in campo.

Considerate le diverse procedure e condizioni che l’adesione ad una sottomisura/operazione piuttosto che un’altra comporta, la Banca deve essere in grado di gestire le diverse informazioni inerenti le tipologie di misure attivabili e realizzabili dai partecipanti al PIF.

Alla luce poi delle disposizioni del bando, le Banche del Credito Cooperativo hanno l’opportunità di proporsi al Capofila e ai partecipanti aventi diritto per anticipare il contributo, al fine di dar vita a nuovi impieghi e allo stesso tempo sostenere il settore agricolo e agroalimentare nel territorio di propria competenza.

Sarà quindi necessario per la Banca organizzare e gestire delle riunioni e delle verifiche con i partecipanti clienti in modo da monitorare e controllare la realizzazione del Progetto Integrato di Filiera per cui ha concesso il finanziamento.

BIT Spa può accompagnare la BCC nello sviluppo di suddetto percorso.

Inoltre BIT ha deciso di dar vita ad una serie di iniziative, volte ad incrementare la partecipazione al bando stesso. Nello specifico:

  • Organizzazione di attività formativa alle banche;
  • Organizzazione di eventi e workshop sul territorio;
  • Incontri con le aziende agricole ed agroalimentari del territorio;
  • Supporto per la presentazione dei Progetti di filiera;
  • Raccolta ed analisi documentazione;
  • Svolgimento di sopralluoghi;
  • Assistenza ed elaborazione istruttoria per la banca autorizzata.

 

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