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DAL DECRETO "CURA ITALIA" AI FONDI BEI, TUTTE LE RISORSE A SOSTEGNO DEL SETTORE

DAL DECRETO “CURA ITALIA” AI FONDI BEI, TUTTE LE RISORSE A SOSTEGNO DEL SETTORE

Dall’Italia un Fondo da 100 milioni per salvare l’agricoltura

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il 17 marzo e subito entrato in vigore, il decreto Cura Italia concede una serie di aiuti immediati per imprese, lavoratori e famiglie. Con un budget complessivo di circa 25 miliardi di euro, il decreto n. 18/2020 è stato definito dallo stesso premier Giuseppe Conte nel presentarne i contenuti come “una manovra poderosa”, per la complessità e l’urgenza dei suoi contenuti.

Ovviamente nel decreto sono compresi numerosi aiuti per le aziende del comparto agricolo. Semplificazione per l’accesso al credito per le imprese agricole, fondi con stanziamenti da 100 milioni per aiutare le aziende, e un incremento del 20% (dal 50 al 70%) dell’anticipo della Pac per un valore di oltre un miliardo. Queste alcune delle misure per l’agricoltura.

Il punto sull’impatto del decreto sul comparto primario lo fa il ministro Teresa Bellanova in un comunicato dove dichiara: «abbiamo migliaia di imprenditori in difficoltà ma che producono, coltivano, allevano animali, pescano, trasformano il cibo. il bene-cibo è essenziale e dobbiamo essere grati all’intera filiera alimentare per quanto sta facendo e continuerà a fare».

Le misure per l’agroalimentare prevedono:

  • un fondo da 100 milioni per l’anno 2020 a sostegno delle imprese agricole e per l’arresto temporaneo dell’attività di pesca;
  • stanziamento di 100 milioni di euro per favorire l’accesso al credito;
  • aumento dal 50% al 70% degli anticipi dei contributi Pac per un valore complessivo di oltre un miliardo di euro;
  • cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori agricoli e tutele per i lavoratori stagionali senza continuità di rapporti di lavoro;
  • indennità per i lavoratori agricoli a tempo determinato;
  • aumento del fondo indigenti di 50 milioni di euro per assicurare la distribuzione delle derrate alimentari, che si aggiungono ai 6 milioni già destinati nei giorni scorsi all’acquisto di latte crudo, in accordo con il tavolo spreco alimentare;
  • sospensione delle rate fino al 30 settembre per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie;
  • rafforzamento del fondo per la promozione dell’agroalimentare italiano all’estero.

Queste misure vanno ovviamente ad aggiungersi a quelle già complessivamente previste per i lavoratori, alla sospensione di versamenti tributari, previdenziali e assistenziali come il sostegno alle famiglie, dai congedi parentali straordinari ai voucher dedicati ai baby-sitter.

700 milioni in arrivo dalla BEI per le aree rurali e la bioeconomia

La Banca europea per gli investimenti (Bei), ha annunciato il lancio di una nuova linea di finanziamento da 700 milioni di euro per agricoltura e bioeconomia, con l’obiettivo di stimolare 1,6 miliardi di euro di investimenti.

Il finanziamento mira a sostenere le società private che operano in tutte le catene del valore della produzione e della trasformazione di alimenti, materiali a base biologica e bioenergia. Sarà garantito dal bilancio della Ue nell’ambito del fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis) e contribuirà a rendere il settore più resiliente alla luce dell’emergenza Covid-19.

Il programma di prestiti consentirà prestiti diretti per investimenti nel settore privato compresi tra 15 e 200 milioni di euro, con un importo del prestito BEI compreso tra 7,5 e 50 milioni di euro. Gli investimenti mirati sosterranno la protezione dell’ambiente e l’efficienza delle risorse naturali, l’energia rinnovabile, l’innovazione, la competitività e l’efficienza energetica. Il programma contribuirà a salvaguardare e creare occupazione nelle zone rurali e quindi a promuovere lo sviluppo rurale e l’integrazione territoriale in tutta l’UE.

Il programma è una continuazione del primo programma di prestiti da 400 milioni di euro per l’agricoltura e la bioeconomia lanciato nel 2018 ed è quasi totalmente impegnato. Il primo programma di prestiti ha generato un interesse significativo nel mercato con una serie di progetti realizzati con controparti societarie e cooperative in diversi paesi dell’UE (ad esempio Francia, Polonia, Irlanda, Italia e Lettonia).

COME SI DEVONO COMPORTARE LE BANCHE?

Le associazioni di categoria del mondo agricolo manifestano soddisfazione per le misure messe in campo dal governo italiano, caldeggiate in primis da loro, come ad esempio la sospensione delle rate per i mutui e per gli altri finanziamenti a rimborso rateale. Tali misure permetteranno infatti ai produttori del settore primario di tirare un sospiro di sollievo, assicurando un primo e importante sostegno alle imprese agricole che, pur tra tante difficoltà, continuano a lavorare per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini.

Le banche possono confrontarsi con le aziende del settore agricolo e agroalimentare del territorio di competenza per dare avvio ad azioni di sostegno e finanza in questo momento di forte emergenza. 

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