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79 MILIONI PER LE AZIENDE AGRICOLE E DELLA PESCA

79 MILIONI PER LE AZIENDE AGRICOLE E DELLA PESCA

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, lo scorso 4 aprile ha annunciato il Piano socioeconomico della Regione Campania contro la crisi indotta dalle misure di contenimento dell’epidemia scatenata dal virus Covid-19, stanziando oltre 604,7 milioni di euro.
Il Piano sarà suscettibile di modifiche e precisazioni, prima del varo da parte della Giunta regionale e l’approvazione del Consiglio. Al momento, è importante il budget previsto per l’agricoltura, pari a 79 milioni di euro.

Bonus regionale da 50 milioni di euro

Il Piano socioeconomico prevede un’area d’intervento “Misure di sostegno a imprese e professionisti” molto ampia. L’azione 5 di questa area prevede 50 milioni di euro di “Bonus imprese agricole e della pesca”, che riguarda, “in particolare i comparti del “florovivaismo, dell’ortofrutta, della zootecnica (bufalini, bovini, ovicaprino), della pesca e dell’acquacoltura”.

I requisiti che devono possedere le imprese sono:

• per le imprese agricole essere coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, iscritti all’INPS;

• per la pesca essere pescatori autonomi o imprese iscritte nel registro delle imprese tenuto dalle Capitanerie di porto, iscritti all’INPS;

• per l’acquacoltura essere imprese agricole iscritte all’INPS.

Ciascuna azienda, come sopra individuata, interessata dalla crisi determinata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, riceve un contributo una tantum commisurato nel seguente modo:

1.500 euro per le aziende che hanno fino a 5 dipendenti;

2.000 euro per le aziende che hanno più di 5 dipendenti

Di questo contributo dovrebbero beneficiare circa 30.000 imprese. RISORSE: € 50.000.000. TEMPI: 15 giorni. 

Misure speciali per comparto bufalino e florovivaistico

E’ poi previsto un quadro finanziario a parte per le “Misure di sostegno per specifici comparti dell’agricoltura“, del valore complessivo di 29 milioni, così suddiviso:

AZIONE 1.: COMPARTO BUFALINO

1.1. Intervento finalizzato all’aumento della liquidità delle aziende bufaline, mediante la concessione di contributi per l’adozione di misure di piani di biosicurezza aziendali, per quelle imprese che hanno partecipato al piano del governo di eradicazione brucellosi. RISORSE FINANZIARIE: € 9.000.000. TEMPI: Avviso pubblico per concessione dei contributi;

1.2. Contributi per il superamento della crisi causata dalla forte riduzione di richiesta del mercato dovuta al COVID 19, finalizzati alla compensazione dei costi derivanti dall’impiego di latte nella razione alimentare, riconoscendo a ciascun operatore un rimborso sui costi di produzione di 1 euro a litro di latte, nel limite massimo di spesa di 10 milioni di euro per l’anno 2020. In particolare, l’utilizzo del latte nella razione alimentare verrà autorizzato al massimo per 60 giorni e per un quantitativo non superiore al 30% della effettiva produzione dell’analogo periodo del 2019. Ciò avverrà sulla base dei controlli effettuati dai servizi veterinari territoriali e dall’Istituto zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, con il supporto dei dati registrati sulla piattaforma della tracciabilità bufalina. RISORSE FINANZIARIE: € 10.000.000. TEMPI: 15 giorni tramite Avviso Pubblico per concessione di contributi.

AZIONE 2.: COMPARTO FLOROVIVAISTICO

Contributi per il superamento della crisi causata dal fermo dovuto al COVID 19 alle imprese florovivaistiche, prevedendo di erogare fino ad un massimo di € 10.000 ad impresa da determinare in modo proporzionale al fatturato aziendale dell’annualità precedente. RISORSE FINANZIARIE: € 10.000.000. TEMPI: 15 giorni tramite Avviso Pubblico per la concessione di contributi.

Sottomisura 4.1.1 PSR 2014-2020: in arrivo il primo stralcio da 9,3 milioni di aiuti

E’ stata varata la prima graduatoria di progetti immediatamente finanziabili sulla tipologia di intervento 4.1.1 del Psr Campania 2014-2020 per il cofinanziamento degli investimenti nelle imprese agricole.

Con decreto n. 79 del 9 aprile scorso, sono stati approvati 39 progetti immediatamente finanziabili con oltre 9,3 milioni di euro di spesa pubblica e per quasi 12 milioni di euro di investimenti complessivi, tratti dalla graduatoria generale provvisoria della tipologia. Si tratta di una prima  tranche, pari al 14,5% dell’appostamento finanziario del bando, pari a 64 milioni di euro. Tale ultima cifra coincide anche con la dotazione finanziaria residua della tipologia d’intervento 4.1.1.

Si va verso una graduatoria definitiva della tipologia 4.1.1 del Psr Campania 2014-2020 che sarà ben più lunga, poiché i ricorsi sono stati tantissimi. Intanto vengono liquidate queste prime 39 domande ritenute immediatamente finanziabili: a condizione però che risulti per tutte favorevole tanto l’esito delle verifiche antimafia ancora “in corso” quanto quello della “veridicità delle autocertificazioni rese ai sensi del DPR 445/2000”.

Inoltre, con il decreto n. 80 del 9 aprile 2020 si è similmente proceduto per il Progetto Integrato Giovani – Tipologie di intervento (4.1.2 e 6.1.1) del Psr Campania 2014-2020. In questo caso non è ancora noto il numero dei progetti finanziati, il valore della spesa ammissibile a finanziamento e il valore degli investimenti cofinanziati.

COME SI DEVONO COMPORTARE LE BANCHE?

Tali misure permetteranno ai produttori del settore primario di tirare un sospiro di sollievo. Inoltre la pubblicazione delle graduatorie delle misure PSR permette alle Banche di conoscere i beneficiari dei progetti, contattarli e proporre supporto finanziario per la parte restante. 
Le banche possono confrontarsi con le aziende del settore agricolo e agroalimentare del territorio di competenza per dare avvio ad azioni di sostegno e finanza in questo momento di forte emergenza.

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