IL RUOLO STRATEGICO DELLE AGROENERGIE NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA
L’Osservatorio sulle Agroenergie di Confagricoltura ha realizzato in collaborazione con Enel e con il supporto di EY, un rapporto sullo stato delle rinnovabili in Italia, pubblicato l’11 febbraio 2025. Lo studio prende in analisi 400 aziende agricole italiane suddivise in cluster (coltivazione, allevamento, supporto alla produzione e silvicoltura), evidenziando una crescita significativa delle energie rinnovabili nel settore agricolo che attualmente rappresenta l’11% della produzione nazionale.
Secondo le stime, la produzione di energia rinnovabile potrebbe raggiungere i 9 GW entro il 2030, quasi il doppio rispetto ai 4,7 GW installati a fine 2023. Il rapporto analizza lo stato attuale delle installazioni, le opportunità di investimento e le sfide normative che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni. Lo studio mette inoltre in luce l’importante ruolo che le aziende agricole ricoprono nella transizione energetica, sottolineando come le nuove tecnologie permetteranno alle aziende di ridurre i costi delle energie aumentando la loro resilienza e di conseguenza la loro competitività.
Questo risultato è stato raggiunto grazie a un mix di tecnologie sostenibili, tra cui fotovoltaico che rappresenta il 50% delle energie rinnovabili installate, biomasse e biogas (40%) e idroelettrico (10%), che hanno permesso alle aziende agricole di ridurre le emissioni e diversificare le proprie fonti di reddito.
Le previsioni per il 2030 indicano una crescita significativa della produzione di energia agricola:
- +20 GW di fotovoltaico, con un aumento dell’agrivoltaico;
- +5 GW di bioenergie, grazie ai nuovi incentivi FER2;
- Maggiore efficienza degli impianti eolici e idroelettrici;
- Espansione delle comunità energetiche agricole.
Lo sviluppo delle agroenergie è sostenuto da un quadro normativo in evoluzione, che include:
- Decreto Agricoltura: incentivi per l’installazione di impianti rinnovabili su terreni agricoli, favorendo l’autoproduzione di energia;
- Decreto Aree Idonee: semplificazione burocratica per l’installazione di impianti energetici;
- PNRR: misure per l’integrazione delle energie rinnovabili nel settore agricolo.
Queste misure rendono l’autoproduzione energetica una soluzione sempre più accessibile per le aziende, contribuendo alla loro competitività e sostenibilità ambientale.
Obiettivi e sfide al 2030
Secondo le previsioni, la capacità installata nell’agricoltura potrebbe quindi raggiungere i 9 GW entro il 2030, con una produzione stimata di circa 17 TWh. Ma c’è un potenziale ancora più grande: si prevede che un totale di 26 GW di nuova capacità rinnovabile potrebbe essere generato attraverso gli incentivi attuali e futuri. La conversione a biometano, il repowering e lo sviluppo di impianti a parità di mercato potrebbero aggiungere ulteriori 6 GW.
A metà 2024, sono stati valutati 29 GW di progetti agrivoltaici. Inoltre, il rapporto esamina il ruolo delle comunità energetiche e sottolinea come le limitazioni imposte dalla connessione alla cabina primaria possano essere un ostacolo in alcune aree. Un altro ostacolo allo sviluppo delle tecnologie agricole rinnovabili è la frammentazione della legislazione, nonché i ritardi negli incentivi FER X e FER 2. In aggiunta, il decreto sull’agricoltura e quello sulle aree idonee potrebbero limitare l’espansione del fotovoltaico a terra.
Come sottolineato da Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel, intervenuto durante l’evento di presentazione del report, il potenziamento delle infrastrutture e delle reti elettriche sarà fondamentale per supportare la crescente produzione di energia rinnovabile nel settore agricolo.
L’integrazione tra settore agricolo ed energie rinnovabili rappresenta una grande opportunità per il futuro. La sinergia tra politiche di sviluppo agricolo e strategie di transizione energetica non solo favorisce la decarbonizzazione, ma rafforza anche la sicurezza energetica e la sostenibilità economica delle imprese.
Le agroenergie non sono solo un’opportunità, ma una necessità per un futuro più sostenibile. Il settore agricolo italiano sta dimostrando di poter essere non solo un consumatore, ma anche un produttore di energia pulita, giocando un ruolo chiave nella transizione ecologica del Paese. Con il giusto mix di investimenti, tecnologia e politiche di supporto, l’agricoltura potrà diventare sempre più protagonista di un sistema energetico sostenibile ed efficiente.
Fonti: