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NUOVA SABATINI: ECCO LE NOVITÀ PER L’ACQUISTO DI MACCHINARI, IMPIANTI, ATTREZZATURE, BENI STRUMENTALI, ARREDI E TECNOLOGIE DIGITALI

NUOVA SABATINI: ECCO LE NOVITÀ PER L’ACQUISTO DI MACCHINARI, IMPIANTI, ATTREZZATURE, BENI STRUMENTALI, ARREDI E TECNOLOGIE DIGITALI

Pubblicata nuova circolare Mise n. 269210 del 3 agosto 2018 che adegua l’elenco dei beni immateriali riconducibili al Piano Nazionale “Industria 4.0” in relazione ai quali può essere riconosciuta la misura massima del contributo (maggiorazione del 30%).

Ricordiamo che la misura “Nuova Sabatini” (ovvero la misura Beni Strumentali) è l’agevolazione prevista dal Ministero dello sviluppo economico al fine di facilitare l’accesso al credito delle imprese ed accrescere la competitività del sistema produttivo italiano. Nello specifico la misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

Possono accedere ai finanziamenti previsti le micro, piccole e medie imprese operanti in tutti i settori, inclusi agricoltura e pesca.

Le agevolazioni consistono nella concessione, da parte di banche ed intermediari finanziari aderenti all’Addendum alla convenzione tra Mise, ABI e Cassa Depositi e Prestiti SpA di:

  • finanziamenti bancari (o leasing) quinquennali per l’acquisto dei beni in oggetto, di importo compreso tra i 20.000 e i 2 milioni di euro;
  • un contributo Mise del 2,75% annuo sugli investimenti ordinari o del 3,575% annuo per la realizzazione di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

I finanziamenti coprono il 100% dei costi ammissibili ed hanno una durata massima di cinque anni dalla stipula del contratto.

Sono ammessi alle agevolazioni gli investimenti avviati successivamente alla data della domanda di accesso ai benefici e conclusi entro dodici mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

La misura rimane aperta fino ad esaurimento fondi. È prevista una procedura a sportello:

  • L’impresa interessata deve quindi presentare alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge.
  • La banca o l’intermediario finanziario verifica la regolarità formale e la completezza della documentazione trasmessa dall’impresa e trasmette al Mise la richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo.
  • La banca/intermediario finanziario, previa conferma da parte del Ministero della disponibilità totale o parziale delle risorse erariali da destinare al contributo, ha facoltà di concedere il finanziamento all’impresa mediante l’utilizzo della provvista costituita presso Cassa depositi e prestiti S.p.A., ovvero mediante diversa provvista.
  • La banca/intermediario finanziario che decida di concedere il finanziamento all’impresa, adotta la relativa delibera e la trasmette al Ministero, unitamente alla documentazione inviata dalla stessa PMI in fase di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.
  • Il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo, con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria e lo trasmette alla stessa e alla relativa banca/intermediario finanziario.
  • La banca/intermediario finanziario si impegna a stipulare il contratto di finanziamento con l’impresa e ad erogare alla stessa il finanziamento in un’unica soluzione ovvero, nel caso di leasing finanziario, al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene ovvero alla data di collaudo se successiva. La stipula del contratto di finanziamento può avvenire anche prima della ricezione del decreto di concessione del contributo.

Un’opportunità per la Banca per nuove attività e impieghi

La misura “Nuova Sabatini” rappresenta un’importante opportunità di attività e di nuovi impieghi per le banche.

Come?

Se non ha già provveduto, la Banca può aderire all’Addendum alla convenzione tra Mise, ABI e Cassa Depositi e Prestiti SpA. Dopodiché può proporre alle aziende proprie clienti finanziamenti compatibili con le specifiche del presente bando.

Inoltre consigliamo di organizzare e promuovere incontri con le Associazioni di categoria (CNA, Confartigianato, Unindustria, ecc.).

BIT vi sosterrà in tutto il percorso con la sua consulenza, esperienza e professionalità!

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