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PUBBLICATE LE LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO DELL'AGRIVOLTAICO

PUBBLICATE LE LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO DELL’AGRIVOLTAICO

Il 12 luglio scorso si è chiusa la consultazione pubblica riguardo le  “Linee Guida in materia di Impianti Agrivoltaici” (Missione 2, Componente 2, Investimento 1.1 “Sviluppo Agrovoltaico del PNRR) pubblicate dal MiTE, con l’obiettivo di verificare se, rispetto a quanto indicato nel documento di consultazione e nelle stesse Linee guida vi fossero altri requisiti potenzialmente includibili.

Le Linee guida, elaborate dal gruppo di lavoro coordinato dal MiTE alla cui stesura hanno partecipato Crea, Enea, Gse e Rse, definiscono le caratteristiche minime e i requisiti che un impianto fotovoltaico che prevede l’installazione di moduli a terra in terreno agricolo, dovrebbe possedere per essere definito “agrivoltaico” sia per ciò che riguarda gli impianti più avanzati, che possono accedere alle opportunità del PNRR, sia per ciò che concerne le altre tipologie di impianti agrivoltaici.

Questi ultimi sebbene non potranno accedere ai finanziamenti di cui alla Misura specifica PNRR (Missione 2, Componente 2, Investimento 1.1 “Sviluppo Agrovoltaico) permetteranno una convivenza maggiormente sostenibile tra produzione energetica e produzione agricola, sono agevolati nelle procedure autorizzative e, in alcuni casi, potranno essere idonei per acquisire gli incentivi di cui ai DM FER emanati, si ipotizza, dai Ministeri di riferimento nel prossimo futuro.

RISORSE PNRR PER LO SVILUPPO DELL’AGRIVOLTAICO

Il PNRR mette a disposizione circa 1,1 Miliardi di € per finanziamenti a fondo perduto di una parte dei costi di realizzazione degli impianti agrivoltaici. A questo è affiancato un incentivo tariffario, definito sulla base di procedure competitive al ribasso rispetto a una tariffa posta a base d’asta. In base a tale indicatore è formata la graduatoria che permette l’accesso al beneficio.

Le risorse saranno assegnate grazie a procedure competitive, con un bando l’anno nel periodo 2022-2023 e un eventuale bando nel 2024 per impiegare contingenti di potenza o risorse economiche non assegnate nei precedenti. Il primo bando è previsto entro dicembre 2022 con un periodo di apertura di 60 giorni.

L’obiettivo della misura è installare a regime una capacità produttiva da impianti agrivoltaici di almeno 1,04 GW.

CARATTERISTICHE E REQUISITI DEI SISTEMI AGRIVOLTAICI E DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO

Secondo le Linee guida appena pubblicate, gli impianti agrivoltaici possono essere caratterizzati da diverse configurazioni spaziali con diversi gradi di integrazione ed innovazione, volti a massimizzare le sinergie produttive tra i due sottosistemi (fotovoltaico e colturale). In questo modo all’interno del sito prescelto, si garantirà la produzione energetica non a discapito della produzione agricola migliorandone al tempo stesso la qualità ecosistemica.

Un sistema agrivoltaico rappresenta un sistema complesso (sistema energetico + sistema agronomico) e alla luce di questo, risulta importante fissare dei parametri e definire requisiti volti a conseguire prestazioni ottimizzate sul sistema complessivo, considerando sia la dimensione energetica sia quella agronomica.

Possono in particolare essere definiti i seguenti requisiti:

  • REQUISITO A. Il sistema è progettato e realizzato in modo da adottare una configurazione spaziale ed opportune scelte tecnologiche, le quali permettono l’integrazione tra attività agricola e produzione elettrica e la valorizzazione del potenziale produttivo di entrambi i sottosistemi.
  • REQUISITO B. Il sistema agrivoltaico è esercito, nel corso della vita tecnica, in maniera da assicurare la produzione sinergica di energia elettrica e prodotti agricoli e non ostacolare la continuità dell’attività agricola e pastorale.
  • REQUISITO C. L’impianto agrivoltaico adotta soluzioni integrate innovative con moduli elevati da terra, volte a ottimizzare le prestazioni del sistema agrivoltaico sia energetiche che agricole.
  • REQUISITO D. Il sistema agrivoltaico è dotato di un sistema di monitoraggio volto a verificare l’impatto sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture e la continuità delle attività agricole e pastorali.
  • REQUISITO E. Il sistema agrivoltaico è dotato di un sistema di monitoraggio che, oltre a rispettare quanto specificato nel “requisito D”, permetta il monitoraggio del recupero della fertilità del suolo, del microclima e della resilienza ai cambiamenti climatici.

Pertanto:

  • Il rispetto dei requisiti A + B è necessario per definire un impianto fotovoltaico realizzato in area agricola come “agrivoltaico”.
  • Il rispetto dei requisiti A + B + C + D è necessario per definire un “impianto agrivoltaico avanzato” e classificare l’impianto come meritevole dell’accesso agli incentivi statali a valere sulle tariffe elettriche, ovvero gli incentivi previsti dai DM FER che potranno essere emanati dai Ministeri competenti nei prossimi mesi.
  • Il rispetto dei requisiti A + B + C + D + E è la pre-condizione per l’accesso ai contributi del PNRR, tenuto conto che, nell’ambito dell’attuazione della misura “Sviluppo del sistema agrivoltaico”, potranno essere definiti ulteriori criteri in termini di requisiti soggettivi o tecnici, criteri di premialità e/o priorità.

REQUISITI MINIMI

E’ stabilito che il finanziamento previsto dalla Misura del PNRR specifica per impianti agrivoltaici sia riconosciuto ad impianti che rispettino requisiti impiantistici minimi che saranno descritti in una prossima News ad hoc che invieremo nei prossimi giorni.

COSA PUO’ FARE LA BANCA?

L’investimento previsto dal PNRR vuole rendere più competitivo il settore agricolo, riducendo i costi di approvvigionamento energetico (ad oggi stimati oltre il 20% dei costi variabili delle aziende e con punte ancora più elevate per alcuni settori), e migliorando al contempo le prestazioni climatiche-ambientali.

Le Banche potranno contribuire alla transizione verde finanziando investimenti in agrivoltaico, un approccio che, combinando l’agricoltura con la produzione di energia solare, promette di dare benefici per il raccolto, lo sfruttamento delle risorse, l’efficienza energetica e, non ultimo, la salute degli agricoltori, oltreché per le loro finanze.

COSA PUO’ FARE LA BANCA CONCRETAMENTE?

Gli investimenti in FER da parte delle imprese agricole, se opportunamente dimensionati, permettono un abbattimento dei costi operativi in grado di incrementare la redditività agricola e migliorare la competitività delle stesse. La Banca può contattare le aziende agricole o zootecniche clienti interessate all’integrazione dell’attività agricola e/o pastorale con la produzione di energia elettrica, tutto questo sulla stessa superficie.

Inoltre può organizzare attività formativa e/o Convegni in cui presentare le principali opportunità per il settore, anche in riferimento al futuro bando PNRR per lo sviluppo dell’agrivoltaico, facendo intervenire BIT come relatore in qualità di advisor tecnico.

COSA PUO’ FARE BIT?

BIT si rende disponibile per:

  • formazione alle Banche e organizzazione di Convegni con le aziende agricole e zootecniche clienti;
  • supervisione allo sviluppo di progetti di impianti agrivoltaici con il supporto dell’unità operativa Agricoltura per l’integrazione con il comparto agricolo;
  • confronto preliminare su iniziative progettuali;
  • studio pre-fattibilità e fattibilità dei progetti;
  • Due diligence tecnico-economica ed amministrativa dei progetti.

Avete bisogno di un rapido confronto con noi? Scrivete a commerciale@bit-spa.it inserendo il vostro contatto e il nome della banca convenzionata e vi richiameremo al più presto.

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