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CONTRIBUTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILI NELLE AZIENDE AGRICOLE

CONTRIBUTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILI NELLE AZIENDE AGRICOLE

E’ stato pubblicato il bando relativo all’Operazione 6.4.02 “Sostegno alla realizzazione e allo sviluppo di attività di produzione di energia” del PSR Lombardia 2014-2020.

Il bando persegue l’obiettivo di stimolare la competitività del settore agricolo e di garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e contribuire alle azioni per il clima, tramite lo sviluppo di attività complementari a quella agricola rivolte alla produzione e all’utilizzo delle energie rinnovabili.

La dotazione prevista è pari a 8.000.000 €.

Possono presentare domanda gli imprenditori agricoli individuali e le società agricole di persone, capitali o cooperative.

Le attività finanziate saranno:

  1. Realizzazione di nuovi impianti di recupero e/o produzione di energia termica connessi a impianti già esistenti per la produzione di energia elettrica alimentati a biogas o a biomasse vegetali, alimentati con matrici ammesse dall’articolo 8 del Dm 6 luglio 2012 (tabelle A e B);
  2. Realizzazione di nuovi impianti per la produzione e l’utilizzo di biogas che utilizzano solo matrici no food, come definiti dall’articolo 8 del Dm 23 giugno 2016 (tabelle 1-A e 1-B);
  3. Sistemi di recupero di biogas dagli stoccaggi finali in strutture aziendali già esistenti o di nuova costruzione per la produzione di energia rinnovabile con matrici, come definite dall’articolo 8 del Dm 6 luglio 2012;
  4. Realizzazione di nuovi impianti termici o di cogenerazione ad alto rendimento alimentati con matrici no-food come definiti dall’articolo 8 del Dm 23 giugno 2016 (tabelle 1-A e 1-B);
  5. Realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici appartenenti alla tipologia ad integrazione architettonica totale così come definita dall’articolo 2, comma 1, lettera b3) e dall’allegato 3 del decreto 19 febbraio 2007 del Ministero dello Sviluppo Economico, anche quando inseriti in un Sistema Efficiente di Utenza (SEU);
  6. Realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia idroelettrica che utilizzano acque già derivate e scorrenti in canali esistenti o in acquedotti di montagna;
  7. Costruzione di nuovi impianti per la produzione di biometano che utilizzano solo matrici no food.

Sono inoltre ammissibili, solo se realizzati dal medesimo richiedente e se funzionali ai sopra citati nuovi impianti per la produzione di energie rinnovabili e biometano, i seguenti interventi:

a) impianti e attrezzature per il contenimento delle emissioni in atmosfera derivanti dai processi di produzione di energia rinnovabile che garantiscono l’abbattimento di tali emissioni in una percentuale superiore al 50% rispetto ai limiti stabiliti dalla normativa di settore, se funzionali agli interventi di cui ai punti 2, 4 e 7;

b) costruzione, ampliamento e adeguamento di reti di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento e impianti frigoriferi ad assorbimento di calore ai fini dell’utilizzo dell’energia termica, se funzionali agli interventi di cui ai punti 1, 2 e 4;

c) impianti per la movimentazione degli effluenti tramite reti di adduzione da e per l’impianto al fine di alimentare i biodigestori, se funzionali agli interventi di cui al punto 2 e 7;

d) impianti per l’estrazione di bioprodotti di origine naturale (cosiddetta bioraffineria), attraverso processi di “chimica verde”, se funzionali agli interventi di cui ai punti 2, 4 e 7;

e) acquisto di programmi informatici e applicazioni funzionali a supporto dell’attività di produzione energetica e della sostenibilità ambientale se funzionale agli interventi sopra descritti, ad esclusione dell’intervento al punto 3).

L’energia totale prodotta a livello aziendale (compresa quella prodotta da altri impianti aziendali), deve essere in prevalenza ceduta rispetto a quella consumata in azienda per attività produttive nel corso dell’anno solare, al netto degli autoconsumi necessari al funzionamento degli impianti.

In caso di produzione o coproduzione di energia termica, quella prodotta deve essere utilizzata per almeno il 30%, per cui tutti gli impianti di questo tipo oggetto di finanziamento dovranno essere obbligatoriamente dotati degli appositi misuratori.

I nuovi impianti che utilizzano biomasse devono utilizzare solo matrici no food, cioè non derivanti da colture dedicate, di cui all’articolo 8 del Dm 23 giugno 2016, ovvero da altre matrici rese ammissibili da successivi provvedimenti in materia di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili.

L’intensità dell’aiuto sarà pari ad un minimo del 30% e un massimo del 50%, a seconda del tipo di impianto e di impresa/società richiedente (e della sua ubicazione). Per ogni beneficiario, il massimale di spesa ammissibile a contributo è pari a € 1.000.000.

La domanda deve essere presentata esclusivamente per via telematica a partire dal 12 luglio 2019 fino alle ore 12.00 del 5 settembre 2019.

IMPORTANTE OPPORTUNITÀ PER LE BANCHE

La Banca ha l’opportunità di fare impieghi integrando i finanziamenti necessari alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Le Banche possono organizzare:

  • Workshop per promuovere gli interventi sul territorio;
  • Incontri e momenti di confronto con le aziende agricole e le associazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Fedagri-Confcooperative, Copagri, etc.);
  • Svolgere la due diligence tecnico economica ed amministrativa degli impianti per la produzione di energia rinnovabile ammessi a bando.

Inoltre la Banca può proporsi per accompagnare i beneficiari nella richiesta di anticipo del contributo concesso, concedendo la garanzia fideiussoria richiesta.

Questo sarà possibile grazie a BIT Spa e BIT Energia che valuteranno la fattibilità dei progetti di investimento e offriranno il proprio supporto per:

  • l’organizzazione di incontri ed eventi pubblicicon le associazioni di categoria per far conoscere le opportunità legate ai bandi;
  • la predisposizione distrumenti bancari ad hoc per il finanziamento della produzione di energia da fonti rinnovabili e lo sviluppo di nuovi prodotti.

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