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STRUMENTI FINANZIARI PER GLI INVESTIMENTI NELLE AZIENDE AGRICOLE ED AGROALIMENTARI

STRUMENTI FINANZIARI PER GLI INVESTIMENTI NELLE AZIENDE AGRICOLE ED AGROALIMENTARI

Sono aperti i bandi relativi all’operazione 4.1.6 “Miglioramento della redditività e della competitività delle aziende agricole – strumenti finanziari” e all’operazione 4.2.2Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o nello sviluppo dei prodotti agricoli – strumenti finanziari” del Psr Feasr 2014/2020, i quali prevedono la possibilità di accedere a prestiti bancari garantiti dal Fondo europeo per gli investimenti (Fei) tramite un Fondo di garanzia multiregionale.

Si tratta di un fondo “uncapped” che permetterà ai beneficiari delle operazioni supportate dalla garanzia, di ricevere da Intermediari finanziari selezionati, prestiti garantiti al 50% dal FEI, senza alcun limite (“cap”) per gli stessi Intermediari a livello di portafoglio, e con trasferimento del vantaggio della garanzia a favore dei beneficiari finali (in termini di minori tassi di interesse e/o minori garanzie collaterali richieste).

Gli strumenti finanziari rappresentano un sistema alternativo e complementare ai tradizionali interventi sotto forma di contributi a fondo perduto. Nell’ambito della gestione del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020 del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), la Regione Toscana ha scelto di implementare lo strumento finanziario della garanzia gratuita.

In generale i fondi di garanzia forniscono garan­zie finanziarie per prestiti richiesti da imprese, per facilitare in tal modo l’accesso al credito bancario. Quando i respon­sabili dei singoli progetti rimborsano i prestiti contratti, le garanzie vengo­no svincolate, consentendo così di prestarne di nuove.
Sono, quindi, strumenti rimborsabili: denaro che può essere reimpiegato nel settore di intervento a cui si applica il programma. L’effetto di rotazione assume particolare importanza in un momento in cui i bilanci pubblici sono soggetti a vincoli.

OPERAZIONE 4.1.6

Il finanziamento del debito fornito nel contesto dell’operazione 4.1.6 deve sostenere investimenti nella produzione agricola al fine di migliorarne le prestazioni e la sostenibilità globale.

I beneficiari finali sono gli imprenditori agricoli professionali (IAP).

Gli investimenti ammissibili sono:

a) Acquisto di macchinari ed attrezzature;

b) Costruzione, acquisizione, ristrutturazione o miglioramento di fabbricati utilizzati per la lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei Prodotti Agricoli;

c) Miglioramenti nei fabbricati utilizzati per la lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei Prodotti Agricoli con utilizzo di materiali che ne migliorino l’efficienza energetica;

d) Miglioramento fondiario (es. sistemazioni fondiarie e/o idraulico/agrarie; impianti colture arboree da frutto);

e) Realizzazione e/o rinnovamento di strutture per lo stoccaggio e/o il trattamento dei reflui provenienti dall’attività agricola aziendale, comprese le strutture realizzate con tecnologie volte alla riduzione delle emissioni di CO2 e altri gas a effetto serra;

f) Impianti per il trattamento delle acque di scarico aziendali;

g) Acquisizione di hardware e software finalizzati all’adozione di tecnologie di informazione e comunicazione (TIC);

h) Macchinari e attrezzature finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura mediante la conservazione del suolo (agricoltura conservativa e agricoltura di precisione);

i) Adozione di sistemi di difesa attiva volti a proteggere le coltivazioni dagli effetti negativi degli eventi meteorici estremi e dai danni derivanti dagli animali selvatici e dai predatori.

OPERAZIONE 4.2.2

Il finanziamento del debito fornito nel contesto dell’operazione 4.2.2 deve sostenere investimenti relativi alla trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli appartenenti all’Allegato I del Trattato Ue. Il prodotto finale del processo (in uscita) può non rientrare nel suddetto Allegato.

I beneficiari finali sono:

  1. Micro, piccole, medie imprese e small mid‐caps in base alla Raccomandazione n. 2003/361/CEche operino nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti di cui all’Allegato I del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, esclusi i prodotti della pesca.
  2. Imprese agricole professionali, qualora la materia agricola da trasformare e commercializzare sia di provenienza extra  ‐ aziendale.

Gli investimenti ammissibili sono:

a) Acquisto di nuovi macchinari e/o attrezzature;

b) Costruzione/acquisizione, ristrutturazione/ miglioramento di beni immobili per la lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei prodotti agricoli;

c) Acquisizione di hardware e software finalizzati all’adozione di tecnologie ICT (information and communication di informazione e comunicazione (TIC).

DOTAZIONE FINANZIARIA

La quota messa a disposizione da parte della Regione Toscana ammonta a 9.845.500€, che grazie all’effetto leva ed alle risorse messe anche dal FEI, dalla BEI (Banca Europea per gli Investimenti) e dalla Cassa depositi e prestiti, garantirà un portafoglio complessivo di prestiti erogabili pari a circa 60 milioni di euro.

PECULIARITÀ DELLO STRUMENTO FINANZIARIO

  1. effetto “leva”: a fronte di circa dieci milioni di risorse a carico del nostro PSR potremmo avere circa 60 milioni di prestiti erogati e quindi nuovi investimenti per tale cifra. Al fondo contribuiscono finanziariamente anche il FEI, la BEI e la Cassa depositi e prestiti. Questo aspetto è particolarmente importante perché le richieste di nuovi investimenti sono largamente superiori rispetto a quelle che si possono accogliere con i tradizionali contributi a fondo perduto. In sintesi attraverso l’effetto leva si ha un aumento delle risorse disponibili e la mobilitazione di finanza privata per aumentare l’impatto dei programmi;
  2. trasferimento del beneficio della garanzia per i beneficiari: gli intermediari finanziari devono tenere conto che la garanzia viene fornita allo scopo ultimo di migliorare l’accesso ai finanziamenti per i beneficiari finali, pertanto, dovranno fornire il finanziamento richiesto a prezzi migliori rispetto a simili strumenti di finanziamento del debito non coperti dalla garanzia,  e di ciò dovranno tenerne traccia per dimostrare tale differenza. Tutto ciò verrà monitorato dal FEI;
  3. obiettivo della garanziafavorire l’accesso al creditoa soggetti che altrimenti non potrebbero accedervi perché sprovvisti delle garanzie richieste dalle banche;
  4. rischiosità del portafoglio: il portafoglio che le banche si impegnano a fare deve essere abbastanza rischioso in virtù della garanzia offerta dal FEI;
  5. qualità dei progetti: possibilità di finanziare progetti innovativi e competitivi, che pur presentando una idea imprenditoriale vincente senza il supporto della garanzia FEI non avrebbero i necessari finanziamenti da parte delle banche;
  6. il finanziamento erogato dagli intermediari finanziari potrebbe coprire per intero l’ammontare dell’investimento realizzato, senza distinzione dei costi relativi all’IVA, ai sensi di quanto stabilito dal Reg. n. 1303/2013, articolo 4, comma 11 (in altre tipologie di aiuti l’Iva non è ammissibile mentre qui lo è);
  7. il prestito supportato dalla garanzia potrebbe essere pari, purché entro i massimali previsti (circa 600.000 euro), al 100% del valore dell’investimento; ciò potrebbe consentire ai beneficiari finali di avere a disposizione sin da subito l’intero ammontare delle risorse necessarie per realizzare gli investimenti;
  8. capitale circolante: ammissibile solo se l’aiuto è concesso tramite strumenti finanziari;
  9. durata dell’operazione: i prestiti garantiti dalla garanzia FEI potranno essere erogati entro il 31 dicembre 2023; la durata del fondo è fino al 2031 (termine ultimo per la restituzione dell’ultima rata dei prestiti erogati). La durata dei prestiti concessi può essere massimo di 12 anni e non inferiore a 2 anni.

LE BANCHE CHE EROGANO I PRESTITI

I prestiti possono essere erogati solo dalle banche che hanno presentato la manifestazione d’interesse in risposta alla Call del Fei entro il 31 gennaio 2019 e che sono state istruite positivamente dal Fondo stesso.
Gli stessi istituti bancari sono incaricati della verifica della sussistenza dei criteri di eleggibilità e ammissibilità dei beneficiari, delle operazioni e delle spese, attraverso procedure a sportello e congiuntamente ad una valutazione della bancabilità e qualità dei progetti presentati.

COSA PUÒ FARE LA BANCA?

Considerando che Iccrea è tra gli istituti di credito convenzionati, le Banche aderenti possono impostare un percorso volto a:

  • individuare le imprese agricole e agroalimentari potenzialmente interessate;
  • favorire lo sviluppo di progetti che possano utilizzare lo strumento;
  • organizzare dei workshop sul territorio per presentare l’opportunità
  • finanziare i progetti di investimento con il supporto di Iccrea.

Come sempre BIT è pronta per affiancare la Banca e valutare i progetti di investimento delle imprese agricole ed agroalimentari.

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