+39 (0)521 494389

CONTINUA LA CRESCITA DEL SETTORE BIO. L'UE RIMANDA LA NORMATIVA

CONTINUA LA CRESCITA DEL SETTORE BIO. L’UE RIMANDA LA NORMATIVA

Continua la crescita delle superfici biologiche in Italia: +2% nel 2019 rispetto all’anno precedente, con un incremento significativo del 79% dal 2010. Aumentano anche i cittadini che scelgono il bio, con un valore di acquistato pari a 3,3 miliardi di euro nel 2019 (+180% negli ultimi 10 anni).

E’ quanto si evince dal Rapporto 2020 del SINAB, il Sistema di Informazione Nazionale sull’agricoltura biologica, presentato dal direttore di Ismea durante l’evento di Coldiretti dal titolo “Il biologico Made in Italy nelle strategie europee”.

Il rapporto “Bio in cifre 2020” evidenzia che la superficie agricola coltivata in biologico ha raggiunto 1.993.236 ettari, mentre gli operatori nel 2019 sono 80.643, con un +2% rispetto al 2018 e del 69% negli ultimi 10 anni.

La Commissione europea ha avviato il 4 settembre una consultazione pubblica sul suo futuro piano d’azione per l’agricoltura biologica.

Per la Commissione è importante assicurare che il settore dell’agricoltura biologica disponga di strumenti adeguati nonché di un quadro giuridico efficace e consensuale, fondamentale per raggiungere l’obiettivo del 25% di terreni agricoli destinati all’agricoltura biologica. Sebbene il nuovo regolamento sulla produzione biologica costituisca una solida base, è necessario che anche il diritto derivato ancora da adottare sia altrettanto resiliente. Accogliendo la richiesta degli Stati membri, del Parlamento europeo, dei paesi terzi e di altri portatori di interessi, la Commissione ha pertanto proposto oggi di posticipare di un anno, dal 1º gennaio 2021 al 1º gennaio 2022, l’applicazione della nuova normativa in materia di agricoltura biologica.

Janusz Wojciechowski, Commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: “La strategia ‘Dal produttore al consumatore’ e la strategia sulla biodiversità stabiliscono obiettivi ambiziosi per il settore agricolo per assicurare che sia pronto a contribuire al Green Deal. L’agricoltura biologica sarà un alleato fondamentale nella transizione che promuoviamo verso un sistema alimentare più sostenibile e una migliore protezione della nostra biodiversità. La Commissione sosterrà il settore dell’agricoltura biologica affinché l’obiettivo del 25 % di terreni agricoli destinati all’agricoltura biologica sia raggiunto entro il 2030 istituendo l’adeguato quadro programmatico e giuridico”.

Il futuro piano d’azione per l’agricoltura biologica, che sarà adottato all’inizio del 2021, rappresenterà uno strumento importante per accompagnare la futura crescita del settore. Tra gli obiettivi della strategia della Commissione “Dal produttore al consumatore” e di quella sulla biodiversità vi è il raggiungimento, entro il 2030, del 25 % di terreni agricoli destinati all’agricoltura biologica. Per contribuire al suo conseguimento la Commissione europea sta introducendo e utilizzando strumenti fondamentali:

  • Un piano d’azione per l’agricoltura biologica, che contribuirà in modo significativo a stimolare il settore, sia a livello della domanda che dell’offerta. Si articolerà intorno a tre pilastri principali: stimolare la domanda di prodotti biologici preservando al contempo la fiducia dei consumatori; incoraggiare l’aumento delle superfici destinate alla produzione biologica nell’UE; e rafforzare il ruolo della produzione biologica nella lotta contro i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, anche attraverso la gestione sostenibile delle risorse. La consultazione pubblica avviata oggi mira a raccogliere le osservazioni di cittadini, autorità nazionali e portatori di interessi in merito al progetto di piano. Il questionario sarà online per un periodo di 12 settimane, fino al 27 novembre.
  • La nuova normativa sui prodotti biologici, che rispecchierà la natura evolutiva di questo settore in rapida ascesa. Le nuove norme sono concepite per garantire una concorrenza leale tra gli agricoltori e al contempo prevenire le frodi e preservare la fiducia dei consumatori. Per assicurare una transizione agevole tra la legislazione attuale e quella futura e consentire al settore e agli Stati membri di essere pienamente pronti ad attuare le nuove norme, la Commissione ha proposto di rinviare di un anno la sua applicazione. Inizialmente il rinvio era stato richiesto dagli Stati membri, dal Parlamento europeo, dai paesi terzi e da altri portatori di interessi a causa della complessità e dell’importanza del diritto derivato in preparazione. A seguito della crisi del coronavirus i lavori sul diritto derivato hanno subito un rallentamento e il rinvio consentirà di disporre di tempo sufficiente per svolgere le ampie consultazioni e il controllo legislativo necessari.
  • La politica di promozione agroalimentare dell’UE, che sostiene il settore agricolo europeo promuovendone la qualità sul mercato interno e nei paesi terzi. Per il 2021 la Commissione prevede di assegnare un bilancio specifico di 40 milioni di € all’agricoltura biologica nell’ambito della politica di promozione. Tale importo cofinanzierà azioni di promozione e campagne d’informazione nel settore biologico dell’UE, sensibilizzando il pubblico alle sue qualità e stimolandone la domanda.

Oltre a questi strumenti fondamentali, l’attuale e futura politica agricola comune (PAC) continueranno a sostenere l’ulteriore sviluppo dell’agricoltura biologica nell’UE. Le misure previste dai programmi di sviluppo rurale offrono ad esempio sostegno agli agricoltori che intendono convertirsi all’agricoltura biologica e mantenere questo tipo di agricoltura.

COVID-19: il presidente della commissione AGRI accoglie con favore i piani per ritardare le nuove norme sul biologico

Ritardare di un anno le nuove norme dell’UE su produzione ed etichettatura dei prodotti biologici darebbe agli agricoltori ed alle autorità nazionali preoccupate per gli effetti della pandemia più tempo per adattarsi.
Nella sua prima reazione alla proposta della Commissione di rinviare l’applicazione della nuova legge biologica dell’UE, il presidente della commissione per l’agricoltura Norbert Lins (PPE, DE) ha dichiarato:

“Sono lieto che la Commissione abbia seguito l’esempio del Parlamento e abbia proposto il rinvio dell’entrata in applicazione delle nuove regole del biologico. Ciò darà all’esecutivo dell’UE più tempo per consultare adeguatamente tutte le parti interessate prima di redigere il diritto derivato, che è essenziale per far funzionare le nuove norme organiche sul campo, e consentirà a entrambi i colegislatori di esaminare a fondo il complesso sistema di deleghe e di attuazione atti.“

“Affrettare l’approvazione della legislazione secondaria quando gli agricoltori sono preoccupati di affrontare gli effetti del COVID-19 farebbe più male che bene. Posticipare l’entrata in vigore del Regolamento biologico dal 1° gennaio 2021 al 1° gennaio 2022 è l’unica opzione fattibile che darebbe agli Stati membri e agli operatori abbastanza tempo per effettuare una transizione di successo al nuovo e migliore sistema di produzione biologica“.

“La Commissione ha dimostrato oggi che ci tiene a migliorare la nostra produzione biologica. E posso dire che la commissione per l’agricoltura farà il possibile per garantire che questa proposta venga adottata rapidamente“.

Contesto

L’agricoltura biologica mira a produrre alimenti usando sostanze e processi naturali, il che determina un metodo agricolo con un impatto ambientale limitato. Incoraggia l’utilizzo di risorse rinnovabili derivate dalle aziende agricole, il miglioramento dei cicli biologici nel sistema agricolo, il mantenimento della biodiversità, la preservazione degli equilibri ecologici regionali, il mantenimento e l’aumento della fertilità del suolo e l’uso responsabile e attento dell’acqua. Inoltre le norme in materia di agricoltura biologica incoraggiano livelli elevati di benessere del bestiame e impongono agli agricoltori di soddisfare le specifiche esigenze comportamentali degli animali.

Il 20 maggio 2020 la Commissione ha adottato la strategia “Dal produttore al consumatore” e la strategia sulla biodiversità. In linea con il Green Deal europeo entrambe propongono azioni e impegni ambiziosi da parte dell’UE per arrestare la perdita di biodiversità in Europa e nel mondo e trasformare i nostri sistemi alimentari in standard di riferimento per la sostenibilità competitiva a livello globale, la protezione della salute umana e del pianeta nonché la sussistenza di tutti gli attori della catena del valore alimentare.

Contesto normativo

Il Parlamento ha approvato la nuova legge biologica dell’UE nell’aprile 2018. Le nuove regole, che si applicheranno da gennaio 2021, dovrebbero aumentare la produzione biologica e garantire che nell’UE vengano venduti solo alimenti biologici di alta qualità.

La nuova legge sul biologico dell’UE deve essere sostenuta dal diritto derivato per essere operativa. A causa dei ritardi nel processo di preparazione degli atti delegati e di esecuzione, causati dal Covid-19, il presidente della commissione per l’agricoltura Lins ha chiesto al commissario Wojciechowski a maggio di rinviare l’applicazione della nuova legge sul biologico fino a gennaio 2022.

La proposta presentata dalla Commissione deve essere approvata sia dal Parlamento che dal Consiglio per entrare in vigore.

PERCORSO PER LA BANCA

Vi ricordiamo che è stato predisposto un percorso per le BCC, in collaborazione con FederBio Servizi Srl (di cui BIT Spa è socia) relativo allo sviluppo del settore bio, il quale prevede:

  • organizzazione di un percorso formativo breve per i capi filiale e i capi area interessati;
  • estrazione dati aziende biologiche ubicate nel territorio;
  • definizione di un percorso di coinvolgimento destinato ad associazioni rappresentative del settore e stakeholders;
  • organizzazione di un Webinar riguardante le opportunità e le prospettive del settore bio;
  • definizione di un piano di comunicazione per le imprese e per il territorio;
  • organizzazione di attività “sul campo” per incontri e visite aziendali.

 

About Post Author

Contattaci

  • Via G. Magnani 10 - 43121 PARMA

  • + 39 0521/494389

  • info@bit-spa.it

Articoli recenti

BIT S.p.A. - Società appartenente al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea - partecipante al Gruppo IVA Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea | Via G. Magnani 10 - 43121 PARMA C.F: 02394650341 - P. IVA: 15240741007