+39 (0)521 494389

RECEPIMENTO DIRETTIVA RED II: NUOVO SLANCIO ALLE RINNOVABILI

RECEPIMENTO DIRETTIVA RED II: NUOVO SLANCIO ALLE RINNOVABILI

Si è finalmente concluso lo scorso 30 novembre l’iter di approvazione del decreto legislativo n. 199/2021 di recepimento della direttiva Ue 2018/2001 sulle fonti rinnovabili, nota come Red II (Renewable energy directive). Un importante provvedimento che è entrato in vigore il 15 dicembre 2021 e che, come i precedenti D Lgs 387/2003 e D Lgs 28/2011, risulta essere il recepimento di una Direttiva Europea.

Il Decreto, che risulta essere un passo epocale verso la decarbonizzazione, ha l’obiettivo di accelerare il percorso di crescita sostenibile dell’Italia, fornendo disposizioni in materia di energia da FER, in linea con gli obiettivi europei 2030 e al 2050.

Un testo complesso e particolarmente atteso che porterà un nuovo slancio verso lo sviluppo di tutte le fonti di energia rinnovabile, in particolare eolico, solare fotovoltaico, idroelettrico, geotermico, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas e biometano.

Il Decreto disciplina i regimi di sostegno applicati all’energia prodotta da fonti rinnovabili attraverso il riordino e il potenziamento dei sistemi di incentivazione vigenti, in misura adeguata al raggiungimento degli obiettivi nazionali e attraverso la predisposizione di criteri e strumenti che promuovano l’efficacia, l’efficienza e la semplificazione, anche in armonia con gli strumenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il DLgs è stato particolarmente atteso dagli operatori di settore in quanto fornisce certezze sul rendimento economico delle iniziative anche nell’attuale quadro caratterizzato da picchi dei prezzi energetici (elettricità e gas).

Le principali novità riguardano:

Immagine1

Procediamo pertanto ad analizzare il primo argomento: la previsione di nuove procedure per l’assegnazione delle risorse non assegnate con il DM 04/07/2019 – cd FER 1 e l’attesa per i nuovi decreti, i quali saranno pubblicati entro 180 giorni dalla pubblicazione del seguente Decreto e che prevederanno nuovi meccanismi di incentivazione per registri e aste.

Transizione dai vecchi a nuovi meccanismi di incentivo

Al fine di dare continuità alla politiche incentivanti il DLgs 199/2021 dà mandato al GSE, di organizzare ulteriori procedure mettendo a disposizione la potenza residua non assegnata, fino al suo esaurimento, con le modalità previste dal “vecchio” Decreto FER1. Questo periodo ponte dovrebbe prolungarsi sino all’entrata in vigore dei decreti attuativi che prevederanno i nuovi meccanismi di incentivazione, attesi entro 180 giorni dal 15 dicembre 2021.

Entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del DLgs 199/2021, ai fini di dare attuazione alla proroga del DM FER1, il GSE aggiornerà le date e i tempi di svolgimento delle sessioni nonché quelle di pubblicazione delle graduatorie, dandone comunicazione sul proprio sito web.

Al momento non è nota quanta sarà la potenza assegnata per tali sessioni di Aste e Registri, in quanto non sono ancora state pubblicate le graduatorie legate alla settima e ultima sessione del Decreto FER1. Tuttavia, è possibile ipotizzare una disponibilità di più di 3 GW alla luce dell’andamento storico della partecipazione degli operatori.

Un’altra importante novità è la soppressione dello scambio sul posto, considerato di fatto obsoleto per l’attuale sistema elettrico e superato dalle previste Comunità Energetiche e dai nuovi Meccanismi di Autoconsumo di cui parleremo in una prossima News. La soppressione dello scambio sul posto, ovvero la precedente incentivazione a favore degli autoconsumatori, verrà comunque attuata in forma graduale entro fine 2024.

Meccanismi di incentivazione: criteri e priorità

Cerchiamo ora di capire come cambierà il sistema di incentivazione una volta pubblicati i nuovi DM a cura del Ministero della Transizione Ecologica, particolarmente attesi dagli operatori di settore. E’ prevista l’attribuzione degli incentivi con le seguenti modalità:

  • impianti > 1MW (c.d. grandi impianti) à procedure competitive di aste al ribasso;
  • impianti ≤ 1 MW (c.d. piccoli impianti): l’incentivo è attribuito secondo i seguenti meccanismi:
    • per gli impianti con costi di generazione più vicini alla competitività di mercato à richiesta diretta da effettuare data di entrata in esercizio;
    • per impianti innovativi e per impianti con costi di generazione maggiormente elevati à bandi/registri.

Saranno applicati nuovi importanti criteri e priorità:

  1. viene promosso l’abbinamento delle FER con i sistemi di accumulo, anche in coordinamento con i meccanismi di sviluppo della capacità di stoccaggio centralizzata;
  2. nell’ambito dei meccanismi dei bandi e aste è stabilito un accesso prioritario per gli impianti realizzati nelle aree identificate come idonee;
  3. definizione dei principi di cumulabilità con le agevolazioni fiscali previste per la realizzazione degli impianti e dei sistemi di accumulo nonché con altri regimi di sostegno, ivi inclusi quelli del PNRR;
  4. è agevolata la partecipazione agli incentivi a chi installi impianti fotovoltaici a seguito di rimozione dell’amianto, con agevolazioni premiali e modalità di partecipazione quanto più possibile ampie.

Nuova regolamentazione dei meccanismi di asta al ribasso

Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto, con uno o più decreti del Ministro della transizione ecologica, sentite l’ARERA e la Conferenza unificata, dovranno essere definite le modalità per l’implementazione dei sistemi di incentivazione degli impianti con potenza > 1MW. I contingenti resi disponibili ad asta, nonché gli incentivi e i livelli massima di potenza incentivabile sono stabiliti su base quinquennale, al fine di garantire una programmazione di lungo termine che renda visibili per gli investitori gli obiettivi della politica energetica.

Un’importante novità è la possibilità di accedere ai suddetti meccanismi anche per gli impianti fotovoltaici realizzati su aree agricole non utilizzate individuate dalle Regioni come aree idonee.

Nuova regolamentazione delle tariffe per piccoli impianti

Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, dovranno essere inoltre definite le modalità per l’implementazione dei sistemi di incentivazione degli impianti con potenza  < 1MW:

  1. per gli impianti con costi di generazione più vicini alla competitività di mercato, come precedentemente scritto, la domanda di accesso agli incentivi è presentata alla data di entrata in esercizio e non è richiesta la preventiva iscrizione a bandi o registri, con l’accesso garantito fino al raggiungimento di tetti di potenza stabiliti, su base quinquennale, in congruenza con il raggiungimento degli obiettivi nazionali. L’incentivo favorisce l’autoconsumo e l’abbinamento degli impianti a fonti rinnovabili non programmabili con i sistemi di accumulo, in modo da consentire una maggior programmabilità delle fonti;
  2. per gli impianti con costi di generazione più elevati sono previsti bandi di selezione nei limiti di contingenti di potenza utilizzando come criteri di priorità dapprima il rispetto di requisiti di tutela ambientale e del territorio e poi l’offerta di riduzione percentuale della tariffa base. I bandi hanno luogo con frequenza periodica e prevedono meccanismi a garanzia della realizzazione degli impianti autorizzati, anche mediante fissazione di termini per l’entrata in esercizio.

Ulteriori contenuti del DLgs 199/2021 disciplinano il coordinamento tra gli incentivi (erogati sulla base della produzione di energia) e i Contributi a fondo perduto del PNRR, nonché i nuovi meccanismi autorizzativi.  Di tali ed altri argomenti parleremo nelle prossime News di approfondimento. BIT monitorerà inoltre eventuali ritardi nella emanazione dei DM attuativi, che come abbiamo visto risultano essere sia numerosi che importanti.

Seguiranno nuove news inerenti altri temi di approfondimento previsti dal decreto legislativo n. 199/2021.

COSA PUO’ FARE LA BANCA?

L’importanza di questo Decreto è tale che BIT ha deciso di pubblicare un approfondimento per fornire alle Banche tutte le informazioni sia generali che di dettaglio riguardanti i grandi cambiamenti a cui andrà incontro il settore e che costituiranno il primo passo per un rinnovato slancio a tutte le FER.

Nei prossimi anni le Banche saranno chiamate ad un compito importante: finanziare la transizione del nostro modello economico verso la sostenibilità.  Esse potranno contribuire alla transizione verde finanziando investimenti in fonti rinnovabili per aumentare la competitività del tessuto economico locale e la sostenibilità delle aziende, contribuendo nel contempo al processo di decarbonizzazione.

COSA PUO’ FARE LA BANCA CONCRETAMENTE?

La Banca, anche alla luce del recepimento della Direttiva Red II, può:

  • organizzare attività formativa riguardante le novità normative, opportunità di incentivazione e prospettive relative alle fonti rinnovabili;
  • supportare i propri clienti o gli operatori del territorio interessati alla produzione di energia rinnovabile – anche in chiave di autoconsumo e risparmio energetico;
  • organizzare eventi pubblici e/o workshop riguardanti le opportunità del settore, invitando operatori e BIT come relatore in qualità di advisor tecnico.

COSA PUO’ FARE BIT?

BIT SPA da oltre 15 anni accompagna le Banche e i suoi clienti attraverso:

  • attività formativa dedicata nel settore delle FER;
  • studi di fattibilità preliminare sulla sostenibilità dei progetti che la Banca intende finanziare;
  • Due Diligence tecnica e amministrativa sui progetti al fine del rilascio del finanziamento;
  • organizzazione di workshop ed eventi pubblici partecipando in qualità di relatore.

BIT è primaria società di consulenza tecnica nei settori Ambiente ed Energia avendo seguito per conto di Banche e loro Clienti numerosi progetti:

  • Oltre 3.000 DD effettuate su impianti FV e Wind (oltre 4 GW di progetti visionati)
  • Oltre 500 MW di DD effettuate su impianti FV in sviluppo
  • Oltre 150 Due Diligence su impianti idroelettrici
  • Monitoraggio su più di 600 asset finanziati
  • Primario operatore in Italia per Due Diligence su impianti biometano
  • Periziato oltre 350 impianti Biogas
  • Primario operatore nella consulenza su progetti di efficienza energetica, gestione energia e illuminazione pubblica e privata

Ritenete di avere clienti che operano in questi settori a cui vorreste proporre questi servizi ma avete bisogno di un rapido confronto con noi? Scrivete a commerciale@bit-spa.it inserendo il vostro contatto e il nome della banca convenzionata e vi richiameremo al più presto.

About Post Author

Contattaci

  • Via G. Magnani 10 - 43121 PARMA

  • + 39 0521/494389

  • info@bit-spa.it

Articoli recenti

BIT S.p.A. - Società appartenente al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea - partecipante al Gruppo IVA Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea | Via G. Magnani 10 - 43121 PARMA C.F: 02394650341 - P. IVA: 15240741007