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PARCO AGRISOLARE PNRR: PUBBLICATO IL NUOVO DECRETO

PARCO AGRISOLARE PNRR: PUBBLICATO IL NUOVO DECRETO 

Dopo la pubblicazione dei risultati del primo bando che ha erogato poco meno di 507 milioni per 7.428 progetti che dovrebbero portare 621.410 kW di nuova potenza FV, è arrivato il testo firmato del nuovo dm Parco Agrisolare. Il testo del decreto sarà ora trasmesso alla Commissione europea per la relativa autorizzazione a cui seguirà la pubblicazione del bando che conterrà diverse novità interessanti rispetto alla normativa preesistente, cioè un incremento del contributo a fondo perduto, l’introduzione del nuovo concetto di autoconsumo condiviso, l’eliminazione, in diversi casi, del vincolo di autoconsumo, il raddoppio a 1 MW della potenza da FV installabile e il raddoppio della spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e ricarica.

In sintesi:

  • raddoppia a 1 MW la taglia massima per gli impianti fotovoltaici incentivati;
  • saliranno poi, anche la spesa massima ammissibile per lo storage, aumentata a 100mila euro, e quella per le colonnine di ricarica, portata a 30mila;
  • cambia il vincolo dell’autoconsumo e le percentuali del contributo: alle imprese della produzione agricola sono attribuiti circa 775 milioni di euro, ripartiti tra contributi a fondo perduto fino all’80% delle spese ammissibili e con vincolo di autoconsumo (anche condiviso), per quasi 700 milioni di euro, e contributi a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo, per 75 milioni di euro. Inoltre, sono assegnati 150 milioni di euro alle imprese della trasformazione agricola (con contributo a fondo perduto fino all’80% senza vincolo di autoconsumo) e 75 milioni di euro a favore delle imprese dell’agroindustria (con contributo a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo).

Con questo nuovo DM vengono programmate le residue risorse per un importo di circa 1 miliardo di euro.

BENEFICIARI

Potranno beneficiare del Bando gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria; imprese agroindustriali (sarà emanato un nuovo elenco dei codici ATECO, qui il precedente) e cooperative agricole e loro consorzi. Saranno esclusi i soggetti aventi un volume di affari annuo inferiore a 7mila euro.

AUTOCONSUMO

Come anticipato tra le modifiche più rilevanti c’è la revisione e la parziale rimozione del contesto vincolo di autoconsumo. Il vincolo con il nuovo DM vale solo per le aziende agricole di produzione primaria, e può essere soddisfatto anche con “autoconsumo condiviso” nel caso più imprese si aggreghino.

Si intende soddisfatto il requisito di autoconsumo se la capacità produttiva annua dell’impianto o degli impianti non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo medio annuale.

Per l’autoconsumo condiviso, il fabbisogno energetico da considerare è quello di tutti i soggetti beneficiari e le aziende che costituiscono l’aggregato devono ricadere tutte nella stessa categoria: un’impresa della produzione agricola primaria non potrà dunque unirsi a una per la trasformazione di prodotti agricoli, ma solo a un’altra azienda agricola per la produzione primaria.

POTENZA DEGLI IMPIANTI E MASSIMALI DI SPESA

L’intervento oggetto del Bando è l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza di picco tra 6 kW e 1 MW sui tetti/coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, eventualmente abbinati a sistemi di accumulo e/o colonnine di ricarica per mezzi elettrici

In aggiunta, possono eseguiti uno o più dei seguenti interventi cosiddetti “complementari”:

  • rimozione e smaltimento dell’amianto;
  • isolamento termico dei tetti;
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

SPESE AMMISSIBILI E LIMITI DI SPESA

Sono considerate ammissibili le seguenti spese:

a) per la realizzazione di impianti fotovoltaici: acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto; sistemi di accumulo; fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi; costi di connessione alla rete; fino a un limite massimo di euro 1.500,00/kWp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, anche in considerazione delle dimensioni complessive dell’impianto da realizzare e delle correlate economie di scala, e fino ad ulteriori euro 1.000,00/kWh ove siano installati anche sistemi di accumulo. In ogni caso, la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo non può eccedere euro 100.000,00. Qualora siano installati dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali su indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a euro 30.000,00, secondo gli importi e le quantità che saranno dettagliatamente individuati nell’Avviso di cui all’art. 13 del Bando;

b) per gli interventi “complementari”: demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, fino ad un limite massimo ammissibile di euro 700,00/kWp.

Per tutti gli interventi innanzi elencati sono ammissibili le spese di progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza, direzione lavori e collaudi, se prestate da soggetti esterni all’impresa.

CONTRIBUTO

Come già anticipato sopra, nel nuovo DM aumenta la quota di contributo a fondo perduto sulla spesa:

  • 80% per le aziende della produzione agricola primaria che fanno autoconsumo o autoconsumo diffuso (con 693.031.470,19 euro a disposizione)
  • 30% per gli investimenti delle aziende della produzione agricola primaria oltre il vincolo di autoconsumo o autoconsumo diffuso (75 milioni a disposizione)
  • 80% per le aziende del settore della trasformazione di prodotti agricoli (per le quali non ci sono vincoli sull’autoconsumo, 150 milioni)
  • 30% per il settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli (senza vincoli sull’autoconsumo, 75 milioni a disposizione)

Per le categorie con contributo al 30%, l’intensità di aiuto può essere aumentata di:

  • 20 punti percentuali per le piccole imprese;
  • 10 punti percentuali per le medie imprese;
  • 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone svantaggiate.

COSA POSSONO FARE LE BCC?

  • La BCC può contattare Clienti o potenziali Clienti con codice ATECO rientrante in quelli delle aziende ammesse, per promuoversi nell’ambito dell’iniziativa e dando la possibilità di attivarsi in tempo utile rispetto all’apertura del nuovo Bando.
  • Le BCC possono stimolare le aziende a prepararsi per il Bando attraverso la richiesta di preventivi di installazione chiavi in mano da parte di installatori qualificati;
  • Le BCC possono affiancare installatori qualificati che stanno promuovendo l’installazione degli impianti sul territorio di riferimento.

BIT può supportare il Cliente nella valutazione preliminare del progetto e la BCC tramite l’esecuzione di Due Diligence nell’ambito del finanziamento della quota residua dell’investimento.

Contatta BIT scrivendo a commerciale@bit-spa.it 

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