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È stato presentato al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), il pacchetto di regole applicative del Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica, messo a punto dal MISE e da Invitalia.
“Si tratta di uno strumento atteso da più di 4 anni – ha dichiarato il Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’energia Davide Crippa – , fondamentale per rimuovere le barriere finanziarie che limitano la realizzazione di interventi di efficienza energetica da parte delle imprese e della Pubblica Amministrazione. Oltre ad un’azione di garanzia nei confronti degli investitori, grazie al Fondo si prevede una mobilitazione di investimenti nel settore dell’efficienza energetica di oltre 1,7 miliardi di euro con le risorse già disponibili ed un effetto leva previsto pari a 5,5 con relativa creazione di posti di lavoro nel settore e opportunità per l’indotto”.
Il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica – spiega il MISE – è stato istituito dal Dlgs 102/2014 attuativo della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica ed è finalizzato a mobilitare maggiori risorse private per la realizzazione di interventi di efficienza energetica realizzati da imprese, ESCO e Pubblica Amministrazione su edifici, impianti e processi produttivi e integra gli strumenti di incentivazione dedicati al raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.
La scorsa Legge di Stabilità aveva previsto una sezione del Fondo con una dotazione massima di 150 milioni di euro. A marzo 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 22 dicembre 2017 con cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha fissato le modalità di funzionamento. Il Fondo ha l’obiettivo di favorire il finanziamento di interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, attraverso la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali; la realizzazione e il potenziamento di reti e impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento; l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche; la riqualificazione energetica degli edifici.
La dotazione finanziaria iniziale è costituita da 185 milioni di euro e potrà essere incrementata con versamenti volontari da parte di altre Amministrazioni centrali e regionali, Enti ed Organismi pubblici ed organizzazione no-profit. Le risorse aggiuntive stimate per il 2019 e il 2020 sono di circa 125 milioni di euro, per un totale di 310 milioni di euro. Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima prevede il mantenimento del Fondo per il periodo 2021-2030 con una previsione di incremento della dotazione finanziaria di 80 milioni di euro l’anno.
Fonte: E-gazette.it

Cosa può fare la BCC
Alla luce di questo nuovo strumento, diventa ancora più significativo il sostegno finanziario che le BCC possono offrire ai soggetti interessati ad investire nel settore.
Per fare questo è necessario conoscere a fondo il sistema energetico italiano, le caratteristiche dei suoi attori e le opportunità e gli strumenti a disposizione (PSR, POR, detrazioni fiscali, ecc).
BIT propone quindi alle BCC supporto per:
– formazione filiali e aree commerciali degli istituti di credito;
– sviluppo di un prodotto per sostenere investimenti di efficienza energetica;
– organizzazione di incontri con le filiali e con le Associazioni di Categoria per far conoscere le opportunità dell’efficienza energetica;
– realizzazione di workshop pubblici;
– creazione di una rete di professionisti attivi sul territorio (ESCo, certificatori energetici, installatori, impiantisti, ecc.) per la realizzazione degli interventi.

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