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L'UE DEFINISCE I CRITERI PER GLI INVESTIMENTI SOSTENIBILI

L’UE DEFINISCE I CRITERI PER GLI INVESTIMENTI SOSTENIBILI

Il Consiglio europeo il 15 aprile ha adottato un regolamento che introduce la tassonomia, ossia un sistema di classificazione unificato degli investimenti secondo criteri di sviluppo sostenibile che permetterà agli investitori di distinguere ciò che è effettivamente “green”.

Questo sistema entrerà in vigore dopo l’approvazione del Parlamento Ue con l’obiettivo di “fornire alle imprese e agli investitori un linguaggio comune per individuare le attività economiche considerate ecosostenibili”. Va sottolineato che il quadro programmatico in cui si inserisce la tassonomia, al pari degli altri strumenti finanziari, è quello del Green deal europeo lanciato a dicembre 2019 con lo scopo di mobilitare mille miliardi di investimenti per l’economia verde e la neutralità climatica entro il 2050.

La tassonomia verrà applicata ai sei obiettivi ambientali dell’Unione europea:

1) la mitigazione dei cambiamenti climatici

2) l’adattamento ai cambiamenti climatici

3) l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine

4) la transizione verso un’economia circolare

5)la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento

6) la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Il regolamento dovrà essere ora adottato dal Parlamento europeo in seconda lettura, prima che possa essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e entrare in vigore. Nel frattempo la Commissione europea avrà tempo fino alla fine dell’anno per redigere il primo elenco di attività economiche sulla base degli obiettivi 1 (mitigazione) e 2 (adattamento), che poi entrerà in vigore a partire dal 2022. Nel corso del 2021 la Commissione lavorerà con la “piattaforma sulla finanza sostenibile” agli atti delegati a supporto degli altri quattro obiettivi che saranno pronti alla fine del 2021 e entreranno in vigore nel 2023. Nel 2022 il rapporto che gli investitori dovranno fare sarà relativo, dunque, soltanto a mitigazioni e adattamento.

I settori inclusi nella tassonomia sono sette:

  • energia (solare, eolico, geotermico, gas naturale solo con cattura e stoccaggio di carbonio, stoccaggio di energia e trasmissione);
  • trasporto (mezzi di trasporto con zero emissioni dirette o emissioni molto basse, relative infrastrutture);
  • acqua e rifiuti (raccolta differenziata, riciclaggio, digestione anaerobica, approvvigionamento idrico efficiente);
  • edifici (allineamento con politiche europee);
  • agricoltura e foreste (mantenimento e incremento delle riserve di carbonio, migliori pratiche in agricoltura);
  • industria (produzione di tecnologie e basse emissioni di carbonio, alluminio, acciaio, cemento, plastiche);
  • Ict (centri di elaborazione dati).

Le attività economiche sono state classificate in tre sottocategorie:

1) attività già low carbon (emissioni di carbonio basse, zero o negative);

2) attività in transizione (verso un percorso di riduzione delle emissioni);

3) attività abilitanti (permettono riduzioni di emissioni in altre attività).

Per essere considerate ecosostenibili, le attività economiche dovranno rispondere ai seguenti requisiti:

  1. contribuire in modo sostanziale al raggiungimento di almeno uno dei sei obiettivi ambientali;
  2. non arrecare un danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali;
  3. essere svolte nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia sul piano sociale;
  4. essere conformi ai “criteri di vaglio tecnico”.

 Il Consiglio europea dichiara che “la tassonomia consentirà agli investitori di reindirizzare gli investimenti verso tecnologie e imprese più sostenibili e sarà determinante per rendere l’Ue climaticamente neutra entro il 2050 e raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030 dall’accordo di Parigi”. Continua: “tra questi obiettivi rientra la riduzione del 40% delle emissioni di gas a effetto serra, per la quale abbiamo bisogno di circa 180 miliardi di euro all’anno di investimenti aggiuntivi in efficienza energetica ed energia rinnovabile”.

IL RUOLO DI BIT SPA

BIT SPA, in collaborazione con le strutture del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, sviluppa percorsi per gli investimenti sostenibili, in particolare applicando i metodi relativi all’ESG ( Environmental, Social, Governance ).

Il Consiglio di amministrazione di Iccrea Banca ha approvato, lo scorso 30 marzo, il Primo Piano di Sostenibilità di Gruppo come parte integrante del nuovo Piano Industriale.

Come tutti i Piani, seguirà un progetto esecutivo che vedrà il coinvolgimento attivo di tutte le UO del Gruppo e società del perimetro diretto, ognuna per gli obiettivi e gli impegni di propria competenza. Considerando le numerose misure previste per il settore ambientale, BIT e le società collegate avranno un ruolo cruciale e determinante.

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