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CONTRIBUTI PER LE FILIERE DI ECONOMIA CIRCOLARE

CONTRIBUTI PER LE FILIERE DI ECONOMIA CIRCOLARE

Domande entro il 13 marzo 2020

Con il Bando “Innovazione delle filiere di economia circolare in Lombardia 2019 – Fase 3“, Regione Lombardia e il Sistema camerale lombardo, nell’ambito dell’Accordo per la competitività del sistema economico lombardo, intendono favorire:

  • la transizione delle piccole e medie imprese lombarde verso un modello di economia circolare
  • la riqualificazione dei settori e delle filiere lombarde
  • il riposizionamento competitivo degli interi comparti rispetto ai mercati in un’ottica di riuso e/o eco-design.

Il presente Bando Fase 3 è la prosecuzione del Bando “Fase 1 e 2”, ma non è necessario aver partecipato al precedente Bando per poter presentare domanda.

L’intera iniziativa si articola, infatti, in 3 fasi:

  • Fase 1: Candidature delle idee progettuali
  • Fase 2: Indirizzo e supporto alla presentazione dei progetti definitivi
  • Fase 3: Attuazione degli interventi

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese lombarde che presentino progetti in forma singola o in aggregazione formata da almeno 3 imprese rappresentanti la/le filiera/e.

Dotazione finanziaria

Le risorse complessivamente stanziate per la Fase 3 dell’iniziativa ammontano a € 1.640.000,00 di cui:

  • € 820.000,00 a carico della Direzione Generale Sviluppo Economico di Regione Lombardia;
  • € 820.000,00 a carico delle Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura della Lombardia (di seguito “Camere di Commercio”).

Lo stanziamento messo a disposizione delle imprese per la Fase 3 viene ripartito come da tabella seguente:

Immagine1

Caratteristiche dell’agevolazione

L’intensità dell’agevolazione è pari al 40% dei costi ammissibili. Sono ammissibili progetti con importo complessivo di spese ammissibili non inferiore a € 40.000,00.

Interventi agevolabili

Le imprese devono presentare un progetto esecutivo attinente a uno o più dei seguenti ambiti di intervento:

  • innovazione di prodotto e/o di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse, utilizzo di sottoprodotti in cicli produttivi, riduzione produzione di rifiuti e riuso dei materiali;
  • progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento della filiera;
  • sperimentazione e applicazione di strumenti per l’incremento della durata di vita dei prodotti ed il miglioramento del loro riutilizzo e della loro riciclabilità (Eco-design);
  • implementazione di strumenti e metodologie per l’uso razionale delle risorse naturali.

Gli ambiti prima menzionati sono di seguito meglio dettagliati:

1) favorire l’approvvigionamento di materie prime seconde autorizzate o di materiali bio-based (di origine biologica) in sostituzione a materiali vergini;

2) favorire l’approvvigionamento energetico attraverso fonti rinnovabili e il contenimento energetico;

3) promuovere l’eco design di prodotti che porti ad una maggior:

  1. efficienza nell’uso delle risorse (e.g. realizzati con sottoprodotti, materiali riciclati etc.);
  2. allungamento della vita utile dei prodotti (e.g. prodotti modulari, facilmente disassemblabili e riparabili, etc.), per la fase di utilizzo, per la riparabilità, per la riciclabilità e per il remanufacturing (rigenerazione)
  3. efficienza dei prodotti nella fase di utilizzo (e.g. minori consumi energetici);
  4. riciclabilità dei prodotti a fine vita:

4) promuovere l’eco design di imballaggi che porti:

  1. maggior efficienza nell’uso delle risorse (e.g. imballaggi più leggeri, realizzati con materiali riciclati e riciclabili, etc.)
  2. migliori performance ambientale nella fase di utilizzo (e.g. facilità di stoccaggio per il trasporto, etc.)
  3. un miglioramento in termini di riciclabilità di questi a fine vita;

5) implementare soluzioni tecnologiche/gestionali in grado di ottimizzare i processi produttivi con conseguente riduzione dei rifiuti attraverso il riutilizzo dei residui di lavorazione nello stesso ciclo produttivo;

6) implementare soluzioni di “refurbishment”), ovvero valorizzare un prodotto danneggiato tramite il rimpiazzo o la riparazione di alcune sue componenti;

7) proporre soluzioni tecnologiche/gestionali per la riduzione dei consumi di acqua necessaria alle lavorazioni e/o riciclo e riutilizzo dell’acqua utilizzata;

8) proporre soluzioni per di ridurre la propria produzione di rifiuti pericolosi (es. sostituendo chemicals/prodotti pericolosi con chemicals/prodotti non pericolosi all’interno del proprio processo produttivo, etc.);

9) proporre soluzioni tecnologiche/gestionali di “upcycling” ovvero processi di riciclo in cui i rifiuti vengano convertiti in nuovi materiali/prodotti di maggiore qualità e valore;

10) proporre soluzioni tecnologiche/gestionali che siano in grado di apportare un miglioramento della qualità delle materie prime seconde autorizzate;

11) introdurre modelli innovativi di business che trasformino i prodotti in servizi utilizzabili da imprese o consumatori finali attraverso logiche di sharing e approcci “pay-per-use”;

12) creazione di partnership di scopo tra soggetti, anche non operanti nella medesima filiera, grazie alle quali materiali di scarto, residui industriali, sottoprodotti vengano impiegati in altri processi produttivi riducendo così la generazione di rifiuti e producendo benefici economici ed ambientali per tutto il territorio (simbiosi industriale);

13) creazione di forme di ritiro dei propri prodotti a fine vita, ad esempio allo scopo di riutilizzarne parti o componenti aventi ancora valore, avviarli a processi di remanufacturing, etc. (attivazione di programmi di take-back);

14) sviluppo di strumenti di misurazione delle performance di circolarità per i settori prioritari del Piano d’azione europeo per l’economia circolare (e.g. costruzioni, alimentare, etc.) che servano ad identificare chiaramente azioni ed ambiti di miglioramento.

Domande

Le domande di partecipazione alla Fase 3 devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso il sito http://webtelemaco.infocamere.it dalle ore 10.00 del 27 gennaio 2020 alle ore 12.00 del 13 marzo 2020.

IL RUOLO DEGLI ISTITUTI DI CREDITO

In un contesto come quello attuale di impegno globale ed in linea con i principi dello Statuto Sociale delle BCC il quale, all’articolo 2, afferma come lo scopo delle proprie azioni debba essere la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera, diviene sempre più necessario attivarsi per lo sviluppo di misure e percorsi volti alla riduzione delle emissioni inquinanti ed allo sviluppo di progetti di efficienza energetica e rinnovabili.

Da qui nasce l’interesse che BIT SPA ha da sempre dedicato al tema dell’efficienza e delle fonti rinnovabili seguendo numerosi progetti di finanziamento in questi tredici anni di attività. A tal proposito ha predisposto alcuni percorsi ad hoc:

  • Realizzazione di attività formativa per le filiali delle BCC;
  • Workshop ed incontri pubblici che rendano note opportunità del bando;
  • Promozione di incontri con le Associazioni di categoria (CNA, Confartigianato, Unindustria, ecc.);
  • Predisposizione di strumenti bancari ad hoc per il finanziamento della riqualificazione energetica (in particolare delle diagnosi energetiche e gli interventi da essa derivanti) e la creazione di una rete di professionisti attivi sul territorio (ESCo, certificatori energetici, installatori, impiantisti ecc) per la realizzazione degli interventi;
  • Realizzazione diagnosi energetiche;
  • Individuazione degli interventi da realizzare;
  • Analisi di fattibilità di progetti di efficienza energetica, risparmio energetico e fonti rinnovabili delle aziende clienti.

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