ACCORDO UE SUL TARGET CLIMATICO 2040: RAGGIUNTO IL COMPROMESSO, INTRODOTTA MAGGIORE FLESSIBILITA’
Dopo oltre 18 ore di negoziato, il Consiglio dell’Unione Europea sull’ambiente ha trovato un accordo sul nuovo obiettivo climatico per il 2040, confermando il taglio del 90% delle emissioni di CO₂ rispetto ai livelli del 1990 entro il 2040. L’obiettivo resta legalmente vincolante, ma con l’introduzione di alcune misure di flessibilità per facilitarne il raggiungimento.
Maggior uso dei crediti di CO₂
Una delle principali novità riguarda l’aumento dell’utilizzo dei crediti internazionali di carbonio per la compensazione delle emissioni. Questi copriranno fino al 5% del target europeo (invece del 3% proposto inizialmente dalla Commissione), con possibilità di ulteriori margini nazionali. La misura sarà pienamente operativa dal 2036, preceduta da una fase pilota quinquennale.
Il restante 85% delle riduzioni dovrà essere ottenuto tramite azioni domestiche nei Paesi membri. I crediti internazionali, derivanti da progetti “green” fuori dall’UE (come rinnovabili o riforestazione), restano però oggetto di critiche per la complessità nella rendicontazione e per il rischio di spostare all’estero le responsabilità emissive.
Ruolo dell’Italia e introduzione di nuove flessibilità
L’Italia ha contribuito in modo significativo al compromesso, sostenendo il ruolo dei biocarburanti nei trasporti post-2030 e il rinvio di un anno (al 2028) dell’implementazione del nuovo sistema ETS per edifici e trasporti (ETS2). È stata inoltre inserita una clausola che consente di sospendere temporaneamente le politiche ambientali in caso di crisi energetiche o economiche.
Il compromesso è stato approvato a maggioranza qualificata, con alcuni Paesi contrari (Slovacchia, Ungheria, Polonia) e l’astensione di Belgio e Bulgaria. L’accordo apre la strada alla presentazione finale del testo, attesa il 13 novembre, prima del voto del Parlamento Europeo.
Verso la COP30
Parallelamente, i Paesi UE hanno definito un nuovo livello di ambizione per il contributo determinato a livello nazionale (NDC) al 2035, prevedendo un taglio delle emissioni tra il 66,25% e il 72,5%. Questo mandato sarà portato a Belém, in Brasile, dove dal 10 al 21 novembre si terrà la COP30 dell’ONU sul clima.
L’accordo dimostra un impegno dell’UE per il clima, seppure mitigato da richieste di maggiore flessibilità da parte di vari Stati membri. Resta da vedere quale sarà la posizione finale del Parlamento e come tali misure verranno recepite nel contesto internazionale.




