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NUOVA APERTURA DEL BANDO AGROVOLTAICO

NUOVA APERTURA DEL BANDO AGROVOLTAICO

E’ di nuovo aperto il bando PNRR per gli incentivi all’Agrivoltaico con le domande che potranno essere presentate fino alle ore 12.00 del 30 giugno 2025.

Risorse e contingenti

Rimangono  323.417.741,60 € da assegnare ai registri e alle aste in base alla proporzione dei contingenti di potenza:

  • contingente di 300 MW riservato al solo comparto agricolo per impianti sotto 1 MW, con accesso tramite registri;
  • contingente di 740 MW dedicato sia agli agricoltori che alle associazioni temporanee di imprese (che includano almeno un soggetto del settore agricolo), con accesso tramite aste, per impianti di qualsiasi potenza.

Resta ad ogni modo fermo, per gli impianti a registro, il contingente di potenza non assegnato nella prima finestra di apertura del bando, quando, ricordiamo, c’erano state domande per 229 MW sui 300 disponibili.

Ovviamente i titolari di progetti in posizione utile nelle graduatorie già pubblicate non potranno presentare una nuova domanda per gli stessi progetti.

Tempi stretti

Se nella prima asta sono stati richiesti 1.554 MW a fronte dei 740 previsti, mentre per il registro degli impianti sotto 1 MW destinati agli agricoltori, come detto, le domande sono state solo 229 MW su 300 MW disponibili, probabilmente la causa è da ricercare nelle difficoltà di accesso al credito e di preparazione dei progetti. Ora però la situazione sembra migliorare con un aumento dei progetti pronti, soprattutto quelli piccoli e la competizione si preannuncia più alta rispetto alla prima tornata, specialmente per le aste sui progetti oltre 1 MW.

Il principale ostacolo è la scadenza del 30 giugno 2026 imposta dal PNRR, entro la quale, salvo novità, gli impianti devono essere connessi alla rete. Autorizzazioni, tempi lunghissimi per alcune connessioni e carenza di alcune componenti rendono sfidante questa corsa contro il tempo. Secondo Rolando Roberto di Italia Solare, sarà essenziale aprire il cantiere entro fine anno per avere una possibilità concreta di rispettare la scadenza e l’ideale sarebbe riuscire a chiuderlo entro il 2025.

In alternativa, i grandi progetti potrebbero puntare sul Fer X nel 2026, mentre per i piccoli la convenienza dipenderà dal capex e dai premi aggiuntivi che potrebbero essere inseriti nel decreto che dovrebbe entrare in vigore l’anno prossimo.

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